Dettagli Recensione
Una Lolita non combattiva
Lolita è una commissaria sexy, ironica ed estremamente intelligente che ormai fa parte, a pieno titolo, dei personaggi iconici che popolano la letteratura italiana dei gialli contemporanei. L’incipit di questo episodio fa un accenno ai mesi del lockdown e questo mi ha fatto riflettere sul fatto che anche la narrativa contemporanea, italiana e non solo, molto probabilmente verrà influenzata, nei contenuti e non solo, da questo evento che è stato così epocale e così impattante sulla nostra società. Il caso si dipana fra le problematiche tipiche del nostro profondo Sud, il caporalato, l’immigrazione, lo sfruttamento, la criminalità organizzata. Il tutto intrecciato, come sempre, con le vicende personali della protagonista, sia familiari, sia amorose, sia di amicizia, sia di colleghi, in una girandola di volti che ormai associ agli attori della serie televisiva che è tratta da questi libri. In particolare però in questo episodio non mi è piaciuto però il finale, perché nel rendersi conto che il buon esercizio del ruolo di poliziotto può essere una goccia d’acqua pulita nel mare limaccioso del male, sembra quasi arrendersi. E questa Lolita non combattiva non mi piace.