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Gelati tra re e regine
“Picciotti, siete stati bravi anche stavolta, ho fiducia in voi..”
Se siete amanti di Cristina Cassar Scalia e delle sue opere non potrete che essere felici: l’autrice dona ai lettori una breve indagine di Vanina Guarrasi, ovvero Giovanna Guarrasi, la poliziotta palermitana tanto amata quanto celebre che vede i suoi esordi in “Sabbia nera”.
Vanina, vicequestore aggiunto della Mobile di Catania, nata a Palermo, dopo un periodo nella Questura di Milano, era stata rispedita al sud e più precisamente proprio a Catania. Non voleva tornare nella sua città, troppo doloroso vedere Paolo Malfitano, il giudice amalfitano con cui aveva avuto una profonda relazione sentimentale e a cui aveva anche salvato la vita. Fumatrice incallita, amante del cibo, appassionata di cinema, burbera e determinata di carattere, ella è nota nell’ambiente anche per le sue origini essendo figlia di un ispettore di polizia ucciso dalla mafia circa due decenni prima.
Ma tornare non è stato evitabile ed ecco allora che la protagonista vive fuori Catania, sulle pendici dell’Etna. Le scatole, tuttavia, con libri e film d’epoca sono ancora intonse, la osservano con fare sornione in attesa che ella le svuoti.
Non è però finita qui perché l’ultimo libro di Cristina Cassar Scalia racconta anche una nuova indagine della vicequestore, ghiotta e buongustaia, amante del cibo e della cucina locale. Ed è qui che entra in scena Agostino Lomonaco, gelataio storico catanese, proprietario di molti locali, che scopre che nei suoi gelati sono state trovate delle pillole. I clienti, spaventati e indignati, hanno sporto denuncia per timore di essere stati avvelenati o peggio.
Vanina va incontro a Lomonaco una volta che viene allertata, valuta il caso, lo prende anche un po’ alla leggera non ravvisandone tutta questa pericolosità, eppure, dopo la sua visita l’uomo viene trovato privo di vita, chiaramente assassinato, dietro al bancone del locale che nel paese ha fatto storia e che rappresenta il più antico e rinomato della catena di gelaterie.
Tito Macchia e il suo eterno sigaro in bocca, Marta Bonazzoli in arrivo dal nord ma con il mancato spirito di migliorare le cose ed anche vegetariana, Lo Faro e Pappalardo, gli agenti e Vanina si mettono al seguito per venire a capo della matassa e risolvere il caso. Chi potrebbe essere stato il colpevole del misfatto? Tra i sospettati non manca Corinna, la figlia, presenza frequente in gelateria. Vanina però la esclude dai possibili colpevoli e si orienta su ben altro. E su ben altri.
Da qui avranno inizio colpi di scena su colpi di scena, eventi concatenati tra loro, situazioni esilaranti mixate a un giallo che chiede solo di essere gustato (magari proprio mangiando un buon gelato). Vanina? Ancora una volta non delude le aspettative con il suo acume e la sua forza di volontà.
Al tutto si somma lo stile inconfondibile di Cristina Cassar Scalia che ben mixa dialetto siciliano e italiano, dipingendo con maestria le pagine dell’opera.
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