Dettagli Recensione
Un'ombra su Roma
Thriller geniale, che nasce da un profondo dolore personale dell’autore, forse mai superato. Un serial killer lucido, sadico, violento, capace di punizioni impensabili tanto sono cruente, costruisce la costellazione dei suoi omicidi senza lasciare nulla al caso, seminando indizi e seguendo modalità che hanno un ben preciso senso nel suo terribile disegno mentale. Il cacciatore sceglie le prede, ma diventa a sua volta preda di un cacciatore che lui stesso aveva designato come preda nel costruire il suo quadro. Si fa cacciare. Si fa trovare. Ambientato in una Roma rugginosa e post-industriale, ma altrettanto vera della più famosa Roma monumentale, questo thriller così incalzante ci permette di seguire in modo alternato il percorso dell’assassino e quello del commissario Enrico Mancini. Entrambe sono figure solitarie e tormentate, entrambi sono intimamente sofferenti per un dolore che è più forte di loro, uno per averlo vissuto fino all’ultimo respiro, l’altro per aver perso quel respiro. Uno spago invisibile li lega e non sono poi così diversi da come sembra. Opera prima di un autore che continuerò a leggere, anche perché in questo libro assistiamo anche alla costituzione di una squadra che sarà chiamata a risolvere altri casi. E’ l’inizio di una serie ed è un inizio che lascia senza parole.