Dettagli Recensione
A più colori
Quella dei Bastardi è una squadra scalcinata e poco ortodossa, ciascuno di loro è stato però capace di rimettere insieme i pezzi della propria carriera e di ricostruirsi una reputazione, proprio grazie alla squadra di cui è entrato a far parte. In questo episodio si aggiunge un elemento nuovo, che ha il compito di sostituire, provvisoriamente, Pisanelli, che avevamo trovato disteso a terra in un lago di sangue nell’episodio precedente. Elsa è la new entry, un vicecommissario piemontese, una donna alfa, dal carattere forte e volitivo, che entra in una prima fase in rotta di collisione con il gruppo, e che però, nel corso di questi primi giorni di permanenza, riesce comunque a smussare qualche suo angolo, capendo le dinamiche della squadra e cominciando ad inserirsi in essa. Il caso attorno a cui ruota questo episodio è la sparizione di una donna, un’insegnante, che ha scoperto di essere sposata ad un uomo che si è rivelato un mostro e che ha scoperto il bisogno di tornare a sentirsi se stessa e quindi libera. L’andamento stilistico è come sempre meravigliosamente piacevole da leggere e lo scrittore è capace di entrare in empatia con il lettore così come raramente succede. L’alternarsi di punti di vista, i capitoli in corsivo che danno la voce non sai bene a chi quando li leggi, e, più di tutti, la seconda parte dell’episodio, quando, con una lentezza quasi esasperante direi, la parola che dà il titolo al libro viene vivisezionata, esplosa, scorporata, quasi impastata, nei suoi più profondi significati, nei suoi mille colori, dal punto di vista di ogni personaggio. Quello è sempre il momento in cui lo scrittore ci dà i suoi messaggi più profondi, che vanno molto oltre allo scioglimento dei nodi del caso poliziesco, sono messaggi di vita, di un’interiorità profonda, in cui molto spesso ti riconosci e ti ritrovi. Prima del colpo di scena finale del caso, che, come sempre è sorprendente. Il ritmo stilistico è veramente unico; normalmente ai colpi di scena arrivi con un crescendo di tensione, con un innalzarsi del climax ed un’accelerazione del ritmo. Nei suoi gialli hai sempre invece questi momenti di lentezza rallentata, che ti danno la stessa sensazione di essere sulle sponde di un lago in una giornata di calma piatta, e che stanno a dimostrare una capacità narrativa eccezionale.