Dettagli Recensione
Il principe dell'alba
La squadra dei Bastardi di Pizzofalcone è composta di soggetti difficili e diversi tra loro, ma riescono a formare un gruppo equilibrato e sempre più consapevole delle proprie potenzialità. Il caso che affrontano in questo episodio non è fra i primi della loro storia e si delinea sempre di più lo spirito della squadra, che prende sempre più corpo e sostanza. Nel rispetto reciproco e nella reciproca valorizzazione. Come in ogni episodio c’è un caso primario, l’uccisione di un fornaio, ed un caso secondario, un reato di stalker. Ed entrambi trovano la loro risoluzione nel perimetro dell’episodio. Ci sono però indagini parallele, quella dei suicidi che tanto suicidi non sono, ed eventi personali che creano legami e che infittiscono la rete. Come sempre, verso la fine, con elementi narrativi che richiamano fortemente il titolo del libro della serie, l’autore rallenta molto il ritmo narrativo e sposta la sua attenzione dal caso poliziesco alle singole vite dei componenti della squadra ed il tutto si contraddistingue per un velo di malinconia che è una parte caratteristica dello stile di questa penna di giallista così raffinata.