Dettagli Recensione
Amedeo Consoli, aspirante detective
Amedeo Consoli è un aspirante detective, si appassiona ai crimini e collezionando indizi, articoli, foto, cerca di risolverli a suo modo. Ha un nipote, al quale è molto affezionato, che gli viene affidato dalla figlia quando esce da scuola. Vive in un condominio o meglio in una casa di ringhiera, dove per definizione più appartamenti condividono lo stesso balcone, o meglio ballatoio, e gli affari dei tuoi vicini sono per forza anche affari tuoi. E in questo breve racconto di Recami le vicissitudini dei singoli condomini si intrecciano e diventano una storia unica che parte lentamente ma che raggiunge un climax inaspettato dal quale il lettore esce piacevolmente sorpreso.
Il giallo è più un pretesto per sviluppare certe dinamiche sociali, che meritano qualche riflessione più profonda. In una chiave assolutamente ironica, quasi farsesca, Recami ci mostra quelle che secondo lui sono le reazioni umane quando siamo messi di fronte ad atti criminali: c'è chi fugge, chi si comporta vigliaccamente, chi si paralizza, chi cerca di occultare quello che ha fatto...l'essere umano in certi momenti da il peggio di se stesso. In una serie di eventi che si susseguono quasi senza respiro, vengono coinvolti tutti i personaggi del racconto e dopo una serie di equivoci il tutto si chiude così come è iniziato, casualmente.
Il racconto è originale e piacevole , ed è come un monito o meglio un avvertimento a migliorare i nostri rapporti con gli altri, evitando di chiuderci nei nostri personalismi e badando un po' più alle sofferenze del nostro prossimo.