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Chi ha paura del coniglio?
Una ragazzina, mentre un mattino se ne va a scuola tutta scombussolata, perché un compagno di scuola ha chiesto di parlarle a quattr'occhi scompare nel nulla. Ricompare dopo quindici anni in una strada persa nei boschi nuda, con una gamba rotta e con la memoria che arriva solo a momenti. Non sa di non essere più un'adolescente, ricorda solo di essere finita in un posto dove un'entità superiore giocava con lei, dandole dei premi nel momento in cui riusciva a raggiungere gli obiettivi che le venivano di volta in volta messi davanti. Sullo sfondo di tutto questo un uomo con un'enorme testa da coniglio e degli occhi a forma di cuore. Questo romanzo mi è piaciuto molto, e dall'inizio alla fine. Mi ha intrigato come Carrisi sia riuscito a giocare col lettore, divertendosi a portarlo fuori strada, per lanciare la bomba solo alla fine, l'ingenuo di turno si beava del fatto di essere riuscito a capire tutto. e invece no, tutto è un illusione. Mi inquieta molto pensare a che cosa si nasconda nella mente di questo scrittore per riuscire ad essere così crudele coi suoi personaggi e coi suoi seguaci, ma qualsiasi cosa sia, mi piace.