Dettagli Recensione
Un intreccio magistrale
Tre libri avvincenti nei quali l’autore ha la grande capacità di costruire una trama molto intricata, la cui soluzione si costruisce riga dopo riga rivelandosi in tutta la sua ingegnosità soltanto leggendo fino all’ultima pagina. Sullo sfondo ci sono gli ultimi sessant’anni di storia d’Italia: gli italiani in Libia, gli anni di piombo, i mondiali di calcio e la mala politica. Il protagonista è Michele Balistreri, un brillante commissario di polizia con un passato burrascoso. Nato in Libia, è costretto a trasferirsi a Roma a seguito della presa di potere di Gheddafi e a mettersi al servizio di uno Stato che odia profondamente in quanto pieno di voltagabbana e affaristi pronti a vendere l’onore per i propri interessi. I tre libri sono caratterizzati da diversi casi di omicidi che Balistreri risolverà brillantemente, ma soltanto alla fine della trilogia il commissario riuscirà a svelare l’unico mistero che ha veramente a cuore e che lo ha perseguitato sin da quando era ragazzo. Il filo conduttore dei romanzi è sempre la vita privata del commissario che viene raccontata dall’adolescenza fino alla piena maturità, descrivendo magistralmente l’evoluzione del suo atteggiamento nei confronti dei fatti della vita. Qualunque lettore si può immedesimare in Michele Balistrieri, non tanto per la vita avventurosa, quanto per l’evoluzione caratteriale, caratterizzata da grandi ideali in fase adolescenziale che con il passare del tempo si piegano alle esigenze concrete della vita.