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Intrigante
Una giovane donna, Margherita, decide di accettare il lavoro come istitutrice presso la benestante famiglia Ordelaffi che abita in una villa di vetro, opera di un famosissimo architetto olandese, nei dintorni di Roma.
Margherita dovrà occuparsi dell'educazione delle due gemelline, Lavinia e Lucrezia che a prima vista appaiono belle, intelligenti, educate, talentuose, insomma perfette.
Come perfetto sembra il quadro della famigliola completato dalla mamma Alessandra e papà Umberto che è quasi sempre a Londra per lavoro.
L'unico elemento che stona è un giardiniere rozzo e sinistro che sembra però riscuotere di incondizionata fiducia da parte degli Ordelaffi.
Ben presto nella tranquillità della villa si insinuano inquitenti crepe, la villa ha una storia fatta di tragici eventi, figure spettrali si aggirano per il giardino che può essere osservato da ogni punto della casa e dal quale si osserva in ogni stanza data la particolare struttura tutta in vetro.
Un tempio antico sembra nascondere poteri oscuri e la lucidità di Margherita si fa via via più incerta, le stesse gemelle sembrano camminare sul filo sottile che separa chi sa e tira le fila di questo gioco da brividi da chi invece subisce questa situazione incerta.
Sembra un romanzo gotico, dove l'attesa che accada qualcosa è spesso sovradimensionata rispetto ai reali accadimenti, ma trasportato ai giorni nostri.
La situazione ha un crescendo di tensione , Margherita non sa di chi fidarsi , se confidasse le sue paure agli Ordelaffi come reagirebbero ?
Finale ben articolato che non lascia conti in sospeso e spiega i fatti esplicitando quello che in fondo è il vero tema del romanzo.
Bello e intrigante, molto interesante il ruolo stesso della villa che spesso nei romanzi gotici è una struttura inespugnabile e cupa mentre qui al contrario è visibile nel suo interno a chiunque si avvicini quasi a non lasciare scampo agli occupanti, non c'è luogo in cui potranno nascondersi agli occhi di chi guarda da fuori.