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Chiamata in Siena 23, al Lungotevere Flaminio
Debora Camilli di anni approssimativamente 25 e tassinara è una ispettrice mancata ma anche la tassista più insubordinata di Roma. Poliziotta sfumata con padre venuto a mancare troppo presto, madre infermiera e fratello studente di medicina, ella ha un rapporto molto particolare a livello sentimentale anche con il commissario Edoardo Roggio, cilentano, sulla quarantina, con i capelli castani e tutto tranne che un fisico statuario e in crisi con la moglie. Questa volta la nostra tassista non deve vedersela con un omicidio standard quanto con un morto ripescato nel Tevere senza documenti. Edoardo ora è stato promosso alla squadra omicidi e il suo aiuto sarà fondamentale. Ma chi è il morto? Si tratta di Guido Dantice, restauratore prossimo alle nozze. Impossibile che si sia suicidato, questo almeno secondo la madre e tutti i torti non li ha. Infatti le analisi di routine confermano quanto sospettato e cioè che la morte del giovane non è altro che dettata da mano altrui. È stato ucciso con un colpo alla testa e da qui il corpo è stato schiacciato da una macchina che vi è passata sopra. Il giovane si stava occupando di restaurare un Coubet, “Mare in tempesta”, per un collezionista milionario, tale Enea Bruganti. Quanto resisterà Debora dall’infilarsi nella storia? Può non intrufolarsi ovunque per risolvere il caso? Tassello dopo tassello la donna ricompone il puzzle e nel mentre deve anche cercare di risolvere la situazione sentimentale con Raggio adesso ancora più complessa a causa del subentrare della PM Caterina Carrano, vecchia fiamma di Edoardo. Davvero spenta? O forse vi è ancora qualche brace viva tale da riappiccare il fuoco? È alta, magra, tra i quarantacinque e i cinquanta, elegante, castana e con i capelli raccolti in una coda di cavallo.
L’indagine prosegue e i nodi piano piano vengono al pettine. Dal fatto che la coppia promessa sposa non andava così d’accordo, al fatto che il quadro da restaurare nasconderebbe un segreto.
Un susseguirsi di colpi di scena per un giallo piacevole che non delude le aspettative e che dona qualche ora lieta tra gag esilaranti e una indagine che il lettore cerca di risolvere insieme alla protagonista. Non mancano nemmeno i sorrisi e le trepidazioni relativamente al duo amoroso e alle vicissitudini che li vedono protagonisti.