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"La maison"
Massimo Carlotto, indiscusso maestro del “giallo mediterraneo”, torna in libreria con Il francese, edito da Mondadori. Un giallo d’atmosfera, intrigante e molto appassionante.
Chi è il Francese? E’ un uomo, ovviamente non francese, infatti:
“Nemmeno lui era francese. Si chiamava Toni Zanchetta ed era nato in una cittadina della provincia veneta.”
Un uomo conturbante, dal passato pesante e non proprio pulito. Lui è un:
“Macrò. O almeno questa era l’immagine che si era faticosamente costruito.”
Il Francese gestisce un giro di dodici donne, una maison, dove le sue donne recitano tutte un certo ruolo atto a soddisfare le diverse esigenze dei clienti. E’ un giro, sì, di prostituzione, ma ad alto livello. Lui dice di non sfruttare le sue protette, e divide con loro la metà dei guadagni:
“Si era inventato la maison. Che contava ormai dodici donne, dodici personaggi creati e costruiti con cura. Si presentavano con nomi d’Oltralpe, ma erano tutte venete.”
Tutto procede senza intoppi, sotto la sua attenta supervisione. Anche se:
“Il mestiere lo aveva inaridito. Eccellere nell’arte di manipolare alla fine si era rivelato un’arma a doppio taglio, che gli aveva negato la possibilità di coltivare uno spazio interiore.”
Fino a che una delle sue donne scompare nel nulla. E’ Serena Perina, detta Claire, di anni 23. Lui l’ha accompagnata sino al motel dove la aspettava un cliente. Ma lei lì non è mai entrata. Che cosa è accaduto? Da questo momento in poi la vita del Francese non ha più tregua. E lui se vuole salvarsi non può che condurre una propria indagine personale, dalla quale non sarà se ne uscirà e come.
Massimo Carlotto è un maestro indiscusso e si vede. Un romanzo giallo perfettamente congegnato e descritto. Scritto con una prosa che non concede nulla a nessuno, nessuna pietà per alcuno, nessun inutile fronzolo. Il romanzo scorre via veloce, con poche ma incisive osservazioni. L’autore è molto abile, anche nell’offrire il dipinto di uno spaccato di vita e di società, dove niente è come sembra. Un direttore di banca che ama travestirsi indossando un abito da sposa, una donna con figlia a carico che decide di prostituirsi per vivere, perché:
“tutti hanno desideri sessuali ma non tutti hanno il coraggio di pagare per esaudirli; molti si rassegnano a fingere di essere normali mentre si sentono morire perché non riescono a godere come vorrebbero.”
Doppie vite, tante solitudini, guadagno facile, nella terra del “denaro in nero”. Fino a che il destino decide di metterci lo zampino.
Una efficace fotografia che rende la lettura sempre più avvincente e di qualità! Complimenti!