Dettagli Recensione
Gioco d'azzardo
Un anziano ex direttore di sala al casino di Aosta viene trovato morto da un vicino di casa e suo ex collega.
I primi indizi sembrano portare ad una donna affetta da ludopatia che bazzicava nei dintorni ma la storia a Rocco non torna un pò per il suo innato fiuto investigativo, un pò perché Manzini ci regala una sorpresa succosa svelandoci chi è in realtà la donna cosa che mette Schiavone in una situazione complicata e dolorosa, per fortuna le indagini apriranno al solito uno scenario molto più ampio.
Manzini è bravissimo a costruire uno spessore sociale a tutti personaggi di contorno che a turno diventano protagonisti per una parte del romanzo. Italo si trova ad affrontare un demone che lo sta distruggendo anche nell'integrità morale e solo l'intuito del vice questore schiavone e la sua pratica "elasticità mentale" possono trarlo d'impiccio, magari con l'aiuto di un amico .
Tutti gli effettivi della "squadra" come la chiama Schiavone vengono coinvolti attivamente nell'indagine, la nottata al Casino è una specie di Ocean's Eleven con una spruzzata di ironia.
Manzini da qualche romanzo ha alzato parecchio l'asticella e si mantiene su livelli narrativi molto alti.
Ho iniziato la serie TV, scoperta da poco (ebbene si non la conoscevo...) e sto divorando i libri perché non voglio che la serie mi sveli qualcosa in anticipo.