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Game over
Stavolta, a differenza delle valutazioni degli altri romanzi della serie legata al personaggio di Mila Vasquez, non riesco ad arrivare a più di tre stelle e 1/2.
Non che questo libro, anch'esso bello corposo al pari dei precedenti, non sia nell'insieme di buona qualità; la lettura è infatti scorrevole e presenta anche diverse pagine piuttosto coinvolgenti, oltretutto occorre pure notevole fantasia per imbastire una storia di questo genere.
Tuttavia, ho trovato alcune parti un poco noiose e credo che in un thriller ciò non sia una cosa positiva. In altre parole, non ho riscontrato tra queste pagine la stessa suspense avvertita al massimo grado tra quelle dei precedenti titoli, soprattutto de "L'ipotesi del male" e, in particolare, de "Il suggeritore", primo romanzo (del quale sono fresca di lettura) al cui confronto l'ultimo della serie finisce ora per impallidire irrimediabilmente.
Oltre a qualche parte un po' noiosa, come detto, alcuni passaggi mi sono sembrati troppo frettolosi e la valutazione complessiva non può non risentirne. Peccato, la trama, sullo sfondo di un malefico mondo virtuale. non mi è apparsa del tutto perfetta e coinvolgente come quella degli altri volumi, facendomi rimpiangere la figura del primo suggeritore. Resta comunque un romanzo che svuota la mente e vale la pena di leggere per continuare a seguire le vicende dell'ormai ex agente Mila Vasquez, affascinante e complesso personaggio creato dalla penna di Carrisi.