Dettagli Recensione
Una buona idea che però si perde....peccato
Herman, o meglio Ermanno, è un ex ispettore di Polizia. Ora gestisce una libreria con l’aiuto di una bella ragazza, Francesca, in attesa di laurea. Vive accanto all’appartamento della sua vecchia professoressa Giulia, ancora una gran bella donna. Passa le notti stordendosi con il sesso, veloce e poco impegnativo. Solita routine, cenetta e poi, a seconda della stagione, fine serata a casa o sulla barca ereditata dal padre, la Mary. Herman ha ereditato la passione per il mare, la madre americana lo ha partorito a Nantucket, l’isola del Moby Dick ed è per questo che lui si chiama Herman. Il sesso serve a Ermanno per dimenticare le atrocità vissute durante il periodo in cui è stato ispettore di Polizia e grande amico di Walter Canzio anche lui ispettore. È stato proprio lui a costringerlo alle dimissioni quanto, per non perdere la “seratina”, ha permesso ad un efferato killer l’uccisione di due bambine ritrovate poi nella chiesa dell’Angelo di Dio. Per quei omicidi è stato incolpato un maestro di musica. Ma ora Walter torna a chiedere aiuto a Ermanno. Da tempo c’è un misterioso giustiziere che uccide con una fiocina persone colpevoli di violenze verso bambini e donne che l’hanno scampata grazie a bravi avvocati o hanno pagato troppo poco per i loro crimini. Dopo ogni esecuzione arriva a Walter un dvd con le immagini dell’impresa. Ai due si aggiunge il commissario Gaetano Brugliasco che non ha mai sopportato i due ispettori e i loro metodi. L’uccisione della governante di padre Radan, il sacerdote della chiesa dell’Angelo di Dio riapre le indagini anche sulla sparizione di altre giovani ragazze e così la ricerca del giustiziere si affianca a quella del killer delle bambine. Vicende personali drammatiche complicano la vita e rallentano le indagini dei tre poliziotti che hanno scoperto di essere più affini di quanto pensassero. La risoluzione del caso sconvolgerà ancora di più le loro vite e porterà alla luce delle verità impensabili, insospettabili e intollerabili.
Le vicende personali diventano, a tratti, invadenti e allontanano l’attenzione da una trama che perde il sapore del romanzo thriller. Le soluzioni che l’autore propone nelle ultime 30/40 pagine lasciano il lettore perplesso. Si ha l’impressione che lo scrittore abbia lasciato briglia sciolta alla fantasia e poi abbia faticato a riportare il tutto ad una logica conclusione.