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Il freddo della solitudine
Un vice-questore romano , Rocco Schiavone, viene trasferito in Val D'Aosta per motivi non chiariti ma che sanno di punizione. Qui fatica ad abituarsi al clima del luogo ed è insolente, volgare, poco ortodosso nei metodi e per niente limpido nei comportamenti.
Nella tranquilla località di Champoluc un uomo viene trovato morto schiacciato da un gatto delle nevi e a lui passa la grandissima "rottura di scatole" di risolvere il caso.
Primo romanzo della serie avente per protagonista Rocco Schiavone in cui il vicequestore familiarizza con i colleghi in modo alquanto cinico e senza troppi complimenti . è un animale da guerra, uno scaltro e senza scrupoli che sa arrivare all'obiettivo e che si tiene vicino quelli che reputa utili alla sua causa e tiene alla larga quelli inadatti o improduttivi, decisa la predilezione per il gentil sesso. Scopriamo a poco a poco qualcosa del suo passato e delle sue attuali ossessioni , Schiavone in fondo è un uomo ferito che cammina sorretto dalla propria rabbia e da un personale senso di giustizia che non fa sconti e concessioni a nessuno, tranne che a se stesso ma lui si è già autogiudicato come il peggiore di tutti .
Classico giallo "italiano" dove l'intrigo è infinitamente meno elaborato ed importante del "vissuto" sociale dei personaggi. Schiavone, per come si presenta, rischia di essere detestato , non è esattamente il prototipo di eroe senza macchia , appartiene più alla categoria dei dannati in cerca di riscatto ma senza averlo ancora ammesso con se stesso....