Dettagli Recensione
Non c'è libertà senza verità
Può capitare di leggere un romanzo e rendersi conto che il protagonista non è particolarmente simpatico, un po' troppo fuori dalle righe e decisamente menefreghista. Può però anche succedere di ritrovarsi sempre nel solito libro un protagonista cambiato, cresciuto e soprattutto inseguito dai suoi demoni che diventa più umano, meno superficiale e decisamente più vicino alle tue corde.
Primo capitolo della trilogia del male di Roberto Costantini. Siamo nel 1982 e il giovane Balestrieri pensa più alla finale dei mondiali che alla scomparsa della bella Elisa Sordi. Quello che sembra un caso facile diventerà invece la bestia nera del protagonista.
Passano gli anni e noi veniamo catapultati nel 2006, dove troviamo il commissario Balestrieri, un uomo profondamente cambiato che ha messo da parte l'arroganza e la superficialità per diventare un uomo tormentato. E quando sembra che il passato sia dimenticato, torna lui, l'Uomo Invisibile, anche se nasconde bene la mano facendo incolpare altri, Balestrieri riconosce il suo tocco e non sarà facile farlo vedere anche agli altri.
Costantini ci presenta una società razzista, corrotta e manipolatrice, dove vince chi bleffa meglio e dove spesso i soldi e il potere aiutano dove il resto non può. In tutto questo buio però c'è chi lotta per la libertà, per i più deboli e per quelli che anche se provano ad urlare non vengono ascoltati.
Un libro che anche se parte lentamente arrivi ad un punto che non riesci a fermarti. Oltre seicento pagine volate via, dove una pagina chiama l'altra e fermare la lettura non è semplice.
Uno stile accattivante, una trama avvincente e un protagonista che si fa odiare ma anche amare.
Lo consiglio agli appassionati di gialli.
Buona lettura!!!