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Misteri a catinelle tra martelli e scalpelli
Teresa Papavero torna alla ribalta con la scoperta di un cadavere murato nell'intercapedine di casa sua, presto B&B Le Combattenti, in ristrutturazione.
L'amica e socia Luigia Capperi é sconvolta quanto la nostra eroina. Tutto il paesello che avevamo conosciuto in "Teresa Papavero e la maledizione di Strangolagalli" si accalca di nuovo sulla scena di un crimine misterioso.
Ritroviamo Ascanio il gioiellerie, Floriano Barbarossa il macellaio e il suo amore Antonia la bibliotecaria, la piccolissima Marisa il Sindaco, i carabinieri, Don Guarino, etc.
Abbiamo uno scheletro e Teresa con il suo fiuto e lo stile rocambolesco, tra il romanticismo ed indipendenza.
Il padre della protagonista, la quale sfoggia vestiti con fenicotteri rosa, interviene suo estremo malgrado nella pista delle indagini che man mano si fa strada. Teresa infatti individua un collegamento con sua madre, scomparsa quando era ancora bambina.
Lo scheletro a chi appartiene? Cosa c'entra un ex manicomio del ferrarese con sua madre?
Una rete che si infittisce. Molte le scoperte negative che emergono tuttavia siamo pur sempre in presenza della Papavero, possiamo star quasi tranquille!
Nelle indagini la detective conosce certo Dott. Tancredi, medico legale...un pizzico di pepe però non farà tramontare il mitico Serra. Lui c'è e non c'è, Serra scopre di nuovo i guai in cui si caccia la Papavero e prontamente interviene.
Guai ed intoppi non mancano di far sorridere, riflettere e distendere. Temi che fanno pensare sul rapporto tra passato, traumi infantili, malattia mentale e gestione della quotidianità e dei rapporti interpersonali. Il tutto con linguaggio e dialoghi lineari.
Confido nel sequel perché qualche mistero sulla vita della donna continua a permanere.
Giudizio: ottimo per distendersi, lettura che fonde giallo, romance senza essere mieloso. Atmosfere che si alternano tra serietà, pericolo, suspance e sorriso.