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Delitto al Festival di Sanremo
 
Delitto al Festival di Sanremo 2021-03-14 13:59:59 ornella donna
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ornella donna Opinione inserita da ornella donna    14 Marzo, 2021
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Miseria umana e canzonette

Achille Maccapani inizia un nuovo ciclo di libri con protagonista una nuova figura letteraria : il commissario Francesco Orengo. Il primo dei quali si intitola Delitto al festival di Sanremo.
Come si evince dallo stesso titolo un fatto anomalo avviene proprio all’interno del teatro Ariston di Sanremo durante la serata del festival: un uomo, Anton Giulio, viene trovato morto nei bagni. Chi ha potuto commettere un tale atto? Con sprezzo del pericolo e di venire scoperti dalle imponenti misure di sicurezza, l’assassino compie il suo lavoro con freddezza e determinazione. Ma chi era l’uomo ucciso? Sicuramente un uomo metodico, amante del festival e della musica, pertanto abbastanza prevedibile. Forse nel passato della vittima a Caserta, da cui proveniva, c’è qualcosa di oscuro, da tenere nascosto? Inoltre quali sono i motivi che lo hanno condotto a spostare la sua attività di calzaturificio da Caserta in Liguria? Tutto è oscuro e misterioso.
Ad indagare Francesco Orengo, vicequestore, appena giunto in Liguria dopo un lungo esilio, scelto da lui stesso. All’apparenza è:
“Giovane sbirro un po’ più alto di lei, capelli castani, occhi verdi , fisico slanciato e ben curato, pelle chiara. E un sorriso smisurato. “
Il vicequestore rifletterà a lungo sull’indagine , tornando nei suoi luoghi di origine, con affetto e malinconia:
“E si ritrova nel territorio di Castè, il luogo delle sue radici, di ciò che gli è rimasto, da quando i suoi genitori sono mancati pochi anni prima, mentre lavorava presso la Questura di Torino. Alle prese con le piccole e grandi battaglie di ogni giorno. (…) quel borgo arroccato sulla collina che da vicino appare ancora più affascinante, inaccessibile e incontaminato nel suo vissuto rurale.”
Un giallo avvincente, ambientato in una Liguria di ponente con i suoi misteri e le sue zone d’ombra. Caratterizzato da una prosa lineare, fresca e precisa, il romanzo è ben congegnato ed elaborato. L’ambientazione è descritta con toni di ricerca e di precisione, i personaggi, ben caratterizzati, conquistano il lettore più esigente per le loro caratterizzazioni vivide e decise. Una lettura classica per gli amanti di genere, ricca di fascino e di mistero, contrapposta alle miserie umane di una società corrotta ed ambigua.

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