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Uno spaccato cinico di provincia
Christian Frascella, dopo aver firmato la serie con protagonista l’investigatore, un po’ sui generis, Contrera, torna sulla scena letteraria con Cadaveri a sonagli. Un giallo avvincente, ironico, uno spaccato reale e ben descritto sulla realtà di provincia, con i suoi vizi, oculatamente occultati, e i suoi misteri.
Ambientato a Santa Margherita, ridente paese delle Langhe, narra all’inizio di una rapina finita male. A compierla due ladruncoli a basso costo, Lea e Nicola, che decidono di entrare in una bella villetta, all’apparenza incustodita, per rubare ed assicurarsi, così, un po’ di denaro. Ma si accorgono troppo tardi della presenza di Carla, la proprietaria, rimasta a casa ammalata. Così nella loro incoscienza la gettano giù dalle scale, ma tutto precipita in pochi secondi. Così da rapinatori diventano anche assassini. Ma Carla è davvero morta? O ad ucciderla definitivamente è stato qualcun altro? C’è un testimone inaspettato accompagnato da un pischer irrequieto, che però …. Ad investigare Dora Baron,
“discreta inquirente fino al fattaccio. Non triste. Senso di colpa naturalmente. Ma da sempre, dalla scuola di Polizia, da prima del matrimonio, dall’adolescenza, dall’infanzia: un vuoto senza nome con lei attorno, l’assenza di qualcosa che non aveva identità, patologia, stigma.”
Un giallo trascinante, ricco di colpi di scena continui, scritto con una prosa semplice e precisa, ricca di humour. Caratterizzato anche da una profonda crudeltà, il romanzo è ben congegnato e trascina il lettore con sapienza narrativa. I personaggi, spesso avidi, cinici e crudeli, sono ben descritti e contribuiscono alla buona riuscita del testo. Una lettura di profonda attualità, coinvolgente e spesso dialogico. Particolarmente adatto agli amanti del genere. Buona lettura.