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Arrigoni e il delitto in redazione
 
Arrigoni e il delitto in redazione 2020-12-27 18:21:43 ornella donna
Voto medio 
 
3.5
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    27 Dicembre, 2020
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L'ultima avventura del commissario Arrigoni

Dario Crapanzano firma il suo ultimo libro con il suo personaggio più famoso, il commissario Arrigoni, intitolandolo, appunto, Arrigoni e il delitto in redazione.
Una nuova avventura con un personaggio molto amato dai lettori, ambientato in una Milano dei tempi passati, resa con grande fascino ed eleganza. Siamo nel 1958 e tale Alberto Masserini, redattore capo per una casa editrice viene trovato morto nel suo appartamento. Chi era costui?
“Il Masserini sembrava un bel giovane, biondo e di alta statura. Era ancora seduto davanti alla scrivania in sala e il suo stato corrispondeva alla descrizione, seppur sommaria, della Voltini: la gola presentava un grande squarcio intriso di sangue rappreso, che non aveva risparmiato la camicia.”
Chi ha potuto volere una morte così atroce? Ovvero:
“In una fredda notte notte invernale, per la precisione quella di venerdì 31 gennaio 1958,il giovane era seduto alla scrivania del suo soggiorno, ma non stava né leggendo né scrivendo: sembrava dormire con la testa appoggiata sul ripiano di fronte a lui; ma in realtà era morto.”
Il commissario Arrigoni indaga con fervore, ma arrivare alla verità sarà difficile. Ma lui non accetta la sconfitta, lui:
“Basso e robusto, per non dire grasso, con capelli e baffoni che solo dopo gli interventi di Antonio assumevano un aspetto accettabile, e con un naso dalle dimensioni oltremodo ragguardevoli. L’unica nota positiva che si attribuiva a livello fisico erano i due grandi occhi castani sempre all’erta. Ma il suo pezzo forte era il cervello, un’intelligenza apparentemente non brillante, ma solida e dotata di una grande capacità di approfondimento, caratteristica che aveva contribuito al suo successo di investigatore.”
Un giallo classico, un vero rompicapo. Che si legge con ansia, catturati dalle descrizioni di un passato tanto differente dall’attualità, dalle atmosfere retrò, ma tanto ben descritte. Questo è il vero punto forza del romanzo, accanto all’indagine vera e propria condotta con acume e spirito di squadra. Per gli amanti del giallo, ma anche per chi vuole ancora sognare sulle note della bella “Volare” che proprio in quell’anno era stata la canzone vincitrice. Un ultimo bel romanzo prima di accomiatarsi per sempre dai suoi lettori fedeli, da parte di un ottimo romanziere. Un lascito di grande eleganza.

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
Per chi ama le atmosfere un po' retrò, un romanzo semplice ma molto elegante e raffinato.
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