Dettagli Recensione
Chi non muore si rivede
Mostri si nasce o mostri si diventa?
Il bimbo paffuto è raggiante, la mamma che non mantiene mai le promesse gli ha assicurato che lo porterà a imparare a nuotare. Escono con panini ed asciugamani. GRAND HOTEL doveva esserci scritto, prima che le lettere cedessero agli anni. La mamma gonfia i braccioli arancioni e li infila sulle piccole braccia morbide, ammicca verso la profonda piscina abbandonata ricolma di spazzatura, di acqua melmosa e maleodorante. Buttati, dice sorridendo. Buttati. E lui, incredulo e tremante, si butta.
Malvagi si nasce o malvagi si diventa?
L’aspetto dimesso ma lo spirito combattivo, distribuisce volantini per incoraggiare le donne a denunciare I soprusi subiti. In un habitat dove ogni cosa deve avere il suo posto, pena le violenze, un barattolo di sottaceti tra i surgelati del supermercato.
“Io sono la madre” dice a chi, dopo averla fissata in volto, ricorda e colloca e inorridisce.
Micky e’ la porta verde che si apre, Micky è una sedia a dondolo che cigola, Micky è il rispetto delle regole, Micky è punizione e maledizione.
Micky è l’unico nome che vorrete dimenticare, nel libro senza nomi.
Lontano da ogni modus operandi poliziesco, dimentichi di indagini e detective professionisti, affondiamo negli abissi di un thriller psicologico scosso da correnti oscure e inquietanti. Sono gli stessi protagonisti che si svelano gradualmente e gradualmente si intrecciano in una trama avvincente dal ritmo sostenuto. Tolta qualche incertezza, i profili sono ben marcati e decisamente verosimili.
Il finale, a tratti commovente e a tratti spiazzante, è talmente strepitoso da far sì che il mio punteggio schizzi dove – forse e altrimenti – non avrei osato.
Il lago di Como e'morfologicamente un luogo perfetto dove sparire.
Ma pazzi si nasce o pazzi si diventa?
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