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Cold case romano in tempi di pandemia
Dopo Assassinio a Villa Borghese, Walter Veltroni torna con Buonvino e il caso del bambino scomparso, protagonista la sua creatura di carta il commissario Buonvino.
Un commissario allibito che in epoca di pandemia si aggira sperduto in una Roma deserta e silenziosa. Ma nell’estate i giardini di Villa Borghese tornano a popolarsi, e un giorno una ragazza lo avvicina chiedendogli disperata di riaprire un vecchio caso, finito nel dimenticatoio. Si tratta di un cold case che ha visto la sparizione nel nulla di un giovane ragazzino e il successivo suicidio dello stesso padre. Quel ragazzo era il fratello della giovane, e da allora lei e la madre, completamente persa in una realtà nota solo a lei, non riescono più a vivere una vita serena. Perché all’epoca le indagini sono state archiviate? Cosa si voleva nascondere? La realtà supera ogni immaginazione.
Un giallo classico, di genere, scritto con una prosa vivida e frizzante. Il romanzo è congegnato con una trama avvincente che coinvolge il lettore in una lettura per amanti del genere classico. L’investigazione ruota intorno, principalmente, alla figura e alle meditazioni del commissario Buonvino, un bell’uomo, affascinante, pacato, colto, schivo e buon investigatore che gioca, soprattutto, sulle proprie capacità intuitive e di ottima conoscenza degli esseri umani e del loro sentire. Per chi vuole trascorrere un po’ di tempo con una storia coinvolgente senza troppe divagazioni ed inutili elucubrazioni.