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La resa dei conti
Abbiamo atteso impazienti di conoscere l’epilogo dell’indagine sulla morte del pensionato Romano Favre, ex ispettore di gioco del casinò di Saint-Vincent, raccontata dalla geniale penna di Antonio Manzini in “Fate il vostro gioco”. All’indomani dell’arresto dell’assassino, il cielo di Rocco Schiavone si copre nuovamente di nuvole cariche di pioggia. A seminare dubbi e incertezze sulla effettiva conclusione del caso di omicidio è il furto di un furgone portavalori che avrebbe dovuto consegnare alla banca di Aosta i quasi tre milioni di incassi del già citato casinò. Sembrerebbe una semplice rapina se non fosse che il furgone pare svanito nel nulla e che poche ore dopo il suo conducente viene ritrovato drogato e semiassiderato ai bordi di una strada in Valsavarenche. Con i suoi metodi alternativi e poco ortodossi il nostro vicequestore si trova a dipanare una matassa di intrighi, sotterfugi e mezze verità, affiancato dalla sua improbabile squadra di collaboratori che mai come ora vedremo affiatati e coesi alla ricerca della verità. Alberto e la Gambino con i loro continui battibecchi iniziano a nascondere un’amicizia dai confini sbiaditi, D’Intino e Deruta coppia scoppiata con i loro discorsi incomprensibili ci strapperanno più di un sorriso, Italo e Antonio con i loro vizi e debolezze ci ricorderanno quanto è fragile l’animo umano e infine Scipioni alle prese con la più temuta “malattia” dei nostri tempi (la solitudine) ci ricorderà che arriva un tempo in cui bisogna essere attori e non più solo spettatori. Mettetevi comodi e accompagnate Rocco in questa avventura perché il cielo grigio di Aosta minaccia tempesta e l’aria si fa sempre più greve sopra la sua testa, gli scheletri più temuti del suo passato arrivano a presentargli il conto: il cadavere del Killer Baiocchi che minaccia di parlare dal fondo della sua tomba e gli occhi tristi e disperati dell’ispettore Rispoli che continuano a scavare nella sua anima buia, come un tarlo prepotente e inarrestabile. E’ l’ora della resa dei conti . Ormai il gioco è fatto e per Rocco l’unica possibilità è trovare un solo unico valido motivo per andare avanti. Una trama intrecciata di colpi di scena che ci terrà con il fiato sospeso per tutto il tempo, a fare il tifo perché anche questa volta il nostro eroe riesca a cavarsela. Sarcastico, cinico, burbero e divertente come sempre è tornato sulla scena il vicequestore Rocco Schiavone. Un noir brillante, un thriller intrigante, una commedia divertente, una satira pungente. Questo e altro ci regala Antonio Manzini. E a noi lettori non resta che assaporare questo caleidoscopico intreccio di passioni, vizi virtù e peccati, di emozioni e debolezze e attendere di scoprire cosa ci riserverà la prossima imperdibile puntata!