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Discreto esordio
Delitti strani accadono in montagna. In questo romanzo facciamo la conoscenza con Teresa Battaglia. Una donna ruvida e anche un po' inacidita dal tempo. Devo dire che mi era risultata anche simpatica all'inizio. Col suo amore per i dolci, come succede a parecchi diabetici, col suo istinto materno verso i suoi collaboratori, ma celato il più possibile con l'ironia e la sua aria severa. Poi l'arrivo di una malattia grave come la demenza, e qui trovo che l'autrice abbia calcato un tantino la mano nel cercare di inventarsi un personaggio mai visto. Ho l'impressione che questi investigatori diventino sempre più bizzarri. Nessuno ha mai pensato di crearne uno che risponda ai canoni della "normalità"?
Anche la storia dei delitti: come sono nati, le motivazioni dell'assassino, e le indagini fatte per catturarlo. Non mi hanno convinto del tutto. Tutto troppo esagerato e poco realistico. Chiaro e lineare, invece il modo di scrivere di Ilaria Tuti. Ogni cosa ci viene messa davanti in modo semplice. Ogni personaggio ha il suo motivo di esistere ed è ben differenziato dagli altri. Nel complesso romanzo gradevole anche se non eccezionale soprattutto considerato che si tratta del primo.