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Viola e la sinestesia
Simona Tanzini firma il suo libro d’esordio con Conosci l’estate?, un testo la cui trama pare molto avvincente, ma dalla struttura complessa e slegata, difficile da seguire nel suo proseguo.
Narra la storia di Viola, giornalista romana, trapiantata a Palermo. Soffre di alcune disabilità: una riguarda le gambe che all’improvviso si bloccano; e una è neurologica: è affetta, infatti, da sinestesia, ovvero le persone per lei hanno un colore che si combina con dei suoni, in modo tale che lei ha un approccio del tutto particolare con gli altri:
“E non ho mai incontrato nessun altro che abbia il mio tipo di sinestesia. E’ una caratteristica abbastanza rara, soprattutto perché in ognuno si manifesta in modo diverso.”
Nel suo girovagare per una Palermo assai calda, dove:
“Palermo è così, mischia tutto insieme, per troppa saggezza e poco spazio. In centro è normale passare da stradine con palazzi sfarzosi abitati da nobiltà vera, a vicoli in cui gli stranieri farebbero bene a non addentrarsi. Se li superi illeso, però, magari sfoci subito, di nuovo, in zona franca. Cautela, ci vuole.”,
viene a conoscenza della tragica morte di Romina, giovane che si accompagnava con il suo estroso vicino di casa, Zefir. Lui è un giovane musicista un po’ ai limiti, che Eva identifica come:
“carta da zucchero. E’ uno strano colore, un po’ infantile, un po’ antico. E anche leggermente polveroso. Sa di bambini cresciuti bene ma in solitudine, non infelici, ma neanche felici. Non c’è disperazione né entusiasmo. E’ un colore elegante ma non troppo, che si abbina a molto, ma non a tutto, che non stona ma non carica, che si porta addosso molto passato.”
Logico che i sospetti si fissino sulla sua figura. Ma è stato veramente lui? Viola non potrà che condurre una sua personale indagine dall’esito inaspettato.
Un libro difficile da leggere, che disorienta un po’ il lettore per la sua strutturazione. La protagonista è sicuramente l’elemento di maggior spicco del libro, che colpisce nel profondo. Il testo è complesso ed arzigogolato, la prosa colta e raffinata. Molti richiami letterari e la descrizione composita del mondo della informazione televisiva sono i punti di forza di una narrazione, che risente forse della giovane età della autrice. Un ottimo componimento, privo di quella verve letteraria che al contrario lo renderebbero perfetto.
Indicazioni utili
- sì
- no