Dettagli Recensione

 
Ah l'amore l'amore
 
Ah l'amore l'amore 2020-06-01 15:11:04 ornella donna
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
3.0
Contenuto 
 
4.0
Piacevolezza 
 
4.0
ornella donna Opinione inserita da ornella donna    01 Giugno, 2020
Top 10 opinionisti  -   Guarda tutte le mie opinioni

Rocco Schiavone e l'amore

Torna l’amato ed apprezzato Rocco Schiavone ne Ah l’amore l’amore di Antonio Manzini. Un uomo sempre tormentato, in preda ad un passato che pesa come un macigno, e un presente fugace troppo influenzato da ciò che è stato prima. Ora è alle prese con una storia ricca di incognite, in cui ci sono:
“Troppe coincidenze, la storia puzzava a centinaia di chilometri. Se i pezzi del caso Sirchia sembravano piano piano andare al loro posto quelli del suo passato erano più incasinati di un caleidoscopio. Non ci arrivava, non capiva, troppe piste, troppe tracce, troppi anni e soprattutto troppi morti.”
Il vicequestore è in ospedale, poiché in una sparatoria ha perso un rene, ed è preda di una bruttissima infezione, quando accade un fatto grave. Il primario dottor Negri, colui al quale rocco deve la sua salvezza, viene accusato di essere responsabile della morte in sala operatoria di Roberto Sirchia, un ricco imprenditore. Il decesso è causato da uno scambio di una sacca di sangue sbagliata. Ma come è possibile? Rocco comprende subito che questa è una accusa ingiusta ed inizia ad indagare. Ma non è facile farlo da un letto di ospedale, tuttavia la verità deve essere assicurata, a qualunque costo.
L’amore è sicuramente il protagonista, il trait-d’union della narrazione. Sono tutti in preda a sentimenti diversi: il sottoposto Antonio che si barcamena alla meno peggio tra tre donne senza saper scegliere; Rocco che con l’età cerca di smussare un po’ gli angoli, per abbandonarsi ad un amore nuovo, ma con riserva, restando sempre in preda alla malinconia e ai tanti misteri, le cui ombre modificano da tanto la sua vita. E poi la vittima con i suoi comportamenti errati, con le sue relazioni clandestine, inquietanti ed odiose.
E’ una umanità variegata quella presentata da Manzini in questo libro. Si parla anche di temi attuali: come quelli legati alla malasanità, ai riti ospedalieri, al cibo scadente. Su tutto i sentimenti, quelli che contraddistinguono l’uomo in quanto tale, con i suoi lati positivi e i tanti negativi.
Una lettura di genere, che scava a fondo nella psicologia dei personaggi che animano il testo. Una serialità che continua, di successo, dovuto ad una trama ben congegnata e alla raffigurazione perfetta dei personaggi, di cui si conosce non solo la propria caratterizzazione, ma il loro sentire intimo ed intimistico. Alla prossima avventura!

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Trovi utile questa opinione? 
120
Segnala questa recensione ad un moderatore

Commenti

Per inserire la tua opinione devi essere registrato.

Le recensioni delle più recenti novità editoriali

Il dio dei boschi
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Il sistema Vivacchia
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Il passato è un morto senza cadavere
Valutazione Utenti
 
4.3 (2)
La mano dell'orologiaio
Valutazione Utenti
 
4.3 (1)
L'ora blu
Valutazione Utenti
 
4.5 (1)
Malempin
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Morte in Alabama
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
La città e le sue mura incerte
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Per sempre
Valutazione Utenti
 
3.3 (1)
Lo spirito bambino
Valutazione Utenti
 
3.0 (1)
Fumana
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)
Liberata
Valutazione Utenti
 
4.0 (1)

Altri contenuti interessanti su QLibri

Il passato è un morto senza cadavere
La regina dei sentieri
Stivali di velluto
Brisa
Il dolce sorriso della morte
Il castagno dei cento cavalli
Mare di pietra
Mala. Roma criminale
Una morte onorevole
Il bacio del calabrone
Giochi di ruolo
Pioggia per i Bastardi di Pizzofalcone
Dalla parte del ragno
L'orizzonte della notte
Pesci piccoli
Omicidio fuori stagione