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Bordelli grida vendetta
Torna il commissario Bordelli, creatura di Marco Vichi, ne La forza del destino. Un commissario che di fronte all’ennesima ingiustizia, l’omicidio e la violenza subiti da Giacomo, inerme ragazzino, e da Eleonora, violentata solo per dare un messaggio a lui stesso, rassegna le dimissioni e si ritira in un bel casale nella campagna toscana:
“Una grande casa padronale su due piani a qualche chilometro dal paese, lungo una strada sterrata piena di buche e di sassi dove non passava mai nessuno. Un luogo isolato e selvaggio. Hic sunt leones.”
Lì si respira una quiete rilassante, un silenzio:
“era assoluto, interrotto ogni tanto dal verso di qualche animale, dal rumore sordo di un branco di cinghiali che correva tra gli olivi, o da uno schianto della brace al piano di sotto. “
In tanta pace però il commissario riflette e non accetta il passato. Cerca vendetta assoluta, priva di pietà e di rigore morale, verso coloro che si sono macchiati di crimini orrendi, senza pagare pegno. Riuscirà ad ottenerla? E a che prezzo?
Un commissario vendicativo quello descritto dall’autore. Ma non solo: un personaggio che è:
“Un eroe disilluso, ma assolutamente autentico nelle ragioni del suo esistere. Un uomo che riconosci come vero”.
Un uomo spesso preda di una malinconia totalizzante, che induce alla riflessione morale, poiché:
“era vero che la solitudine e il silenzio della campagna invitavano a rimuginare su ogni cosa e a coltivare la malinconia, ma quella vita gli piaceva più di quanto avesse immaginato. “
Nella narrazione, infatti, un ruolo preponderante lo assume sicuramente il destino:
“Cui finora non ha creduto, che gli offre inaspettatamente l’occasione per fare i conti con il passato.”
Una lettura dalle forti connotazioni morali, che stupisce e fa riflettere. Personaggi e trama ben congegnati ed elaborati, una prosa che conquista e trascina con rara malia e sapienza narrativa. Ecco, ciò che più mi ha colpito nella lettura di questo libro sono proprio le tante storie che vengono narrate, che mettono in luce, con sapienza e metodo, l’animo umano, le sue fragilità, i suoi peccati, ma anche la sua forza e il suo coraggio intrinseco. Davvero un libro poderoso e sapiente, capace e ben strutturato.