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CONFUSIONE
Ho appena terminato la lettura del libro di Andrea Vitali, "Documenti, prego" e devo dire che fino alla fine dell'ultima pagina ho mantenuto in viso un'espressione costante di confusione.
Il libro è lungo circa un centinaio di pagine e presenta varie situazioni e personaggi che interagiscono con il protagonista, un funzionario che fa avanti e indietro da casa per chiudere contratti con potenziali clienti.
Tutto inizia quando un uomo con i baffetti becca la carta d'identità ormai scaduta da mesi del protagonista e usa questo pretesto per prelevarlo e portarlo a fare "un semplice controllo" di routine.
Da questo momento in poi non si capisce se si tratti tutto di un sogno o di un qualche delirio dell'uomo. Ci sono come dei falshback intervallati da momenti nel presente, ma in modo confusionario. Si alternano situazioni di quotidianità, caratterizzati dalla vita coniugale e lavorativa, a contatto con moglie e colleghi, e si tubazioni di reclusione per un qualche motivo oscuro che non viene detto o fatto capire implicitamente.
Non vengono specificati i nomi dei luoghi e dei personaggi, ma ognuno ha delle caratteristiche peculiari che li descrive, come il miope, il baffetto o il figlio che "comunica" con le foglie.
Anche il finale è lasciato libero alle interpretazioni del lettore e lascia una sensazione di insoddisfazione e incertezza.
In conclusione non mi sento di consigliare questo libro.