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orgia di sangue
L’ispettore Santoni alias Lupo Bianco si trova nel mezzo di una serie di delitti tanto efferati quanto poco credibili. In mezzo alle montagne, nel paese di Valdiluce viene organizzata la caccia a un animale mitologico che attira moltissimi partecipanti. Caratteristica della ricerca è che deve essere svolta di notte e per quanto possibile al buio. Sembrerebbe una bizzarria come tante se non fosse che in realtà questa uscita tra boschi e picchi innevati non è nient’altro che il pretesto per una nottata di sesso sotto le stelle. In questa occasione, però le cose si complicano e quella che dovrebbe essere una tranquilla notte di orge, bevute e abusi di sostanze eccitante si trasforma in un massacro. Toccherà a Lupo Bianco mettere in campo istinto e fiuto alla ricerca del colpevole.
“…mentre la coppia formata da Kristal e Lupo si avventurò in un’azione dai contorni assai infidi.” Credo che questa frase sia esplicativa di questo romanzo. Fuori dal tempo, ingenua e al tempo stesso eccessiva. Secondo me questo libro è tutto questo. Ricco di dettagli e di termini inutili, ma poco convincente e quasi sbrigativo quando invece ci sarebbe la necessità di giustificare i fatti raccontati. Di notte le belle cacciatrici se ne vanno in giro con pantaloncini minuscoli e al mattino si ritrovano con un piumino e sotto un’abbondante nevicata. I personaggi sono delle macchiette difficilmente immaginabili nella realtà. I dialoghi sono zoppicanti e forzati. La storia è poco appetitosa con un finale che lascia ancora affamati.