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La commissaria capo Vittoria Troisi e il mago
Irma Cantoni, dopo aver pubblicato Il bosco di Mila e Il segreto di Palazzo Moresco torna in libreria con Il cartomante, un libro intrigante e ben congegnato, che risponde bene alle caratteristiche del genere a cui appartiene.
Chi è il cartomante a cui si fa riferimento nel titolo? E’ Eugenio Bilotti, un uomo oscuro, brutale, misogino, che esercita quotidianamente violenza tanto suo cane quanto sulla fedele governante Gemma che da tanti anni lo patisce e lo serve con una fedeltà accanita. Esercita la sua professione di mago in una cascina situata nelle campagne di Brescia, legge i tarocchi e compie misfatti neri di ogni tipo. Lui è:
“Il cartomante di Sant’Eufemia che aveva vissuto nella vaghezza, né di qua né di là, e la sua cecità, più o meno totale, aveva contribuito a conferirgli il distintivo di veggente e mala persona: uno a cui ci si poteva rivolgere per conoscere il proprio destino ma che era consigliabile, nella vita di tutti i giorni, evitare con cura.”
Una notte terribile viene trovato morto, ucciso con estrema violenza. Ad occuparsi della difficile indagine alla ricerca spasmodica del colpevole è Vittoria Troisi, commissario capo, che in questo libro viene da Roma per trasferirsi a Brescia. Una donna altera, con una ferita indelebile mai superata, ha una particolare dote, però: parla e comunica con i morti. Su di lei i giudizi sono ambivalenti:
“Uno la dipingeva orgogliosa, difficile, tipo nervosetto, distaccata, un ghiacciolo, una che se può non ti aiuta. L’altro diceva: peccato che se ne n’è andata, avercela un’altra così, affabile, brava, competente, ogni volta che può ti dà una mano. “
Una donna segnata, sulla cinquantina, era:
“Di statura media, un poco appesantita sui fianchi, portamento determinato, con lunghi capelli castani stretti in una treccia arrotolata dietro la nuca.(…) ora emanava un fascino oscuro ed inquietante. “
Riuscirà costei a far luce sulle bassezze umane e sugli interessi biechi economici che caratterizzano questo omicidio? Quale oscura verità si cela dietro un tale personaggio sicuro depositario di molti segreti che devono certamente rimanere tali per una buona pletora di persone?
Un giallo avvincente, che rivolge una particolare attenzione alla descrizione degli ambienti cui si svolge la trama, ovvero la città di Brescia, di cui si parla molto degli usi e costumi:
“una linea mentale di demarcazione sembrava spaccare a metà la città storica. Da una parte i bresciani, verso la zona dei musei e delle piazze. Dall’altra gli extracomunitari arroccati fino a ridosso di piazza della Loggia, il salotto di Brescia, nella zona intorno a via Sanfa, (…) Un’area vasta e storica da dove i bresciani si erano dovuti ritirare, che arrivava fino alla stazione, ridotta ormai a zona di bande.”
Nel complesso una buona e solida trama, una buona caratterizzazione dei personaggi, per una lettura che incuriosisce e trascina il lettore con sapienza.