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Tanta violenza, ma bella storia
Il trasferimento a Castromagno per Giulio Terenzi sembrava essere solo una punizione. In effetti il suo capo aveva questa intenzione quado aveva mandato un giovane e talentuoso bancario a dirigere un ufficio sperduto in mezzo agli Appennini. Un ufficio che forse in un paese di poche centinaia di persone non avrebbe neppure ragioni di esistere. Le ragioni, invece ci sono e sono le disponibilità economiche più che ragguardevoli di una tanto misteriosa quanto anziana contessa. In pochi giorni il giovane Giulio viene fagocitato da questo strano paese, dai suoi abitanti schivi e sospettosi, dalle loro attività svolte nottetempo. Viene a conoscenza della pratica di messe sataniche, di presunti delitti sia finanziari che di sangue, senza riuscire però a capirne esattamente i responsabili..
Trovo questo romanzo molto ben scritto e costruito. I fatti ci sono raccontati poco alla volta mantenendo sempre alta la curiosità del lettore. Pur coinvolgendo molti personaggi tutto è chiaro e facile da seguire. Bella la scelta del finale. L'unico appunto è la presenza di una serie di scene di violenza, da film americano, che secondo me avrebbero potute essere evitate senza togliere nulla a un romanzo già abbastanza ricco di fatti. e di scene raccapriccianti.