Dettagli Recensione
Un nuovo caso per Mariani
Genova. L’ennesima alluvione. Il ritrovamento di un morto. Il maglione è stato lacerato in corrispondenza del torace. I pantaloni verso l’inguine. Carne, carne scoperta. I gabbiani hanno fatto il resto. Il volto è completamente sfigurato, il corpo in vari punti è stato divorato dalla loro famelica ingordigia. Il cadavere presenta inoltre molteplici contraddizioni: del viso è rimasto ben poco, così come delle mani che presentano delle bruciature ai polpastrelli così da cancellare definitivamente ogni impronta digitale e impedirne il riconoscimento, tuttavia, il torace mostra la morbidezza di un corpo femminile mentre la parte bassa sita tra le gambe esprime un corpo chiaramente maschile. Alcun documento è presente sulla scena del delitto. Il cadavere viene inoltre rinvenuto da un uomo anziano di nome Giuseppe Parodi e di anni 79, un uomo di grande acume e intelligenza che stona con l’ambiente circostante del ritrovamento.
Mariani con la sua squadra si mette subito all’opera cercando in primo luogo di riconoscerne l’identità e in secondo di comprendere le ragioni di una morte così atroce. Le ricerche si snodano tra ambienti omossessuali e transessuali, si ipotizza che il deceduto stesse procedendo ad un cambiamento di sesso ma arrivare alle ragioni di una plausibile uccisione non è semplice. Quando viene riscoperta la sua identità nella persona di Renato Tommei, perito informatico, che aveva frequentato tre anni di ingegneria informatica a Genova senza laurearsi seppur avendo superato ogni esame in modo brillante, iniziano ad ipotizzarsi diverse piste di ricerca di un movente e di un assassino. Tommei avrebbe potuto puntare molto in alto con il suo cv, perché si accontenta?
«Vedo Fran, sento la sua voce. Scelgo di lottare: prendo un respiro profondo, apro la portiera facendo forza e mi lancio verso l’alto. Sono sempre stato un ottimo nuotatore. E ho motivi per vivere ancora.»
“Mariani e le giuste scelte”, nuovo capitolo dedicato alla figura di Antonio Mariani, personaggio ideato da Maria Masella, è un degno seguito delle avventure di questo eclettico protagonista che non manca di conquistare sin dalle prime pagine. La trama è solida, lo stile limpido e fluente, le vicende conquistano e l’intreccio narrativo è ben congegnato. Il risultato finale è quello di un giallo non particolarmente impegnativo che si legge con facilità e che incuriosisce tra tematiche trattate, luoghi descritti e misteri sottesi. Una buona prova.