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Il ritorno violento del Gorilla
Torna il Gorilla, felice creatura partorita dall’abile penna di Sandrone Dazieri in La danza del gorilla. Un libro che trascina con prepotenza in una spirale netta di sangue e violenza, dove nulla è abbandonato a se stesso o alla casualità, ma è frutto di intrigo, di impeto, di furore che non fa sconti a nessuno. Ambientato a Milano, dove:
“Tutti parlano di soldi. Sono la nuova cocaina”.
Dopo tanto tempo il Gorilla torna a casa. Emigrato ad Amsterdam, dove la marijuana è permessa, e a lui serve a curare il disturbo che da anni gli tormenta senza fine la vita. Il suo male si chiama:
“Disturbo Dissociativo dell’Identità. Il Gorilla ne soffre sin da bambino e ha imparato a nascondersi e a sopravvivere.”
Accanto al Gorilla quello che lui chiama Il Socio, colui che è il male, che gli suggerisce aggressività, violenza, odio. I due sono contrapposti e sempre in lotta tra di loro. Per un periodo il Socio è stato messo a tacere, ma ora è tornato prepotente. Di fronte alle angherie e ai soprusi riemerge dal suo stato soporoso. Qui si tratta di un incendio doloso di alcuni capannoni della periferia. Chi lo ha commesso? Come aiutare la proprietaria, già sommersa da debiti e pignoramenti? Resistere è difficile e il Gorilla non può che iniziare una lunga, dolorosa,lotta contro tutto e tutti. Per trovare, forse, un po’ di serenità , cercando di fare un po’ di chiarezza e luce sul suo passato, così travagliato e doloroso.
Un thriller adrenalinico, complesso, ingarbugliato,
“un viaggio al termine della notte che svela la schizofrenia di questo tempo marcio, ammantato di promesse scintillanti come i nuovi grattacieli, inchiodato alle ingiustizie di sempre.”.
Un libro consigliato agli amanti del thriller, dove i tratti caratteristici sono la lotta contro il male e l’iniquità , condotta con senso della giustizia che non ammette deroghe e nessun limite.
Indicazioni utili
- sì
- no