Dettagli Recensione
La terrazza dell'infinito
Thriller italiano, scritto in modo magistrale, che ha come protagonisti uno dei personaggi polizieschi meglio riusciti del panorama letterario italiano e tante donne aggressive e bugiarde. Libro diviso in due parti distinte, la prima ambientata nel 1990, epoca a cui risalgono i fatti principali, la seconda ambientata 28 anni dopo, con un Balistreri un po’ smemorato, sempre alla ricerca, anche inconsapevole, di stesso. Uomini cattivi contro donne incattivite ci offrono uno spaccato dell’umanità che fa rabbrividire, ma che penso possa essere molto più reale di quanto la finzione letteraria ci porta a credere. Personaggi minori come Capuzzo, con la sua mutazione genetica improvvisa che fa anche sorridere, ci portano a non perdere fiducia nel lato più umano degli uomini. La malinconia di fondo del protagonista ci aiuta a comprendere l’importanza di riuscire a guardare se stessi, da molto lontano, dimostrando a noi stessi, ogni giorno, che possiamo essere migliori di ciò che eravamo.