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La chiave del Vaticano
 
La chiave del Vaticano 2019-09-30 08:41:33 Cristina Flumiani
Voto medio 
 
5.0
Stile 
 
5.0
Contenuto 
 
5.0
Piacevolezza 
 
5.0
Opinione inserita da Cristina Flumiani    30 Settembre, 2019

Giallo in Vaticano

Clara Spada ha scritto un giallo davvero intrigante. Il soggetto e lo stile mi ricordano le opere di Morris West, il grande autore australiano de La salamandra e de I giullari di Dio. Il protagonista è un monsignore americano, Philbey, che vive in Vaticano con una perpetua petulante e noiosa ma utile perché gli riporta notizie e pettegolezzi; durante una delle sue passeggiate serotine, incappa in un duplice delitto: due giovani sono stati accoltellati; la ragazza gli spira tra le braccia facendo un nome maschile, mentre il suo compagno, che risulterà essere un impiegato delle Poste vaticane, è già deceduto. Per fortuna, a parte il commissario, nessuno nota la presenza dell'ecclesiastico che si allontanerà indisturbato dalla scena. Il giorno dopo, si verificano altri due decessi: un monsignore tedesco grande amico e confessore di Philbey e un ragazzo che lavorava nella biblioteca vaticana. Il primo delitto sarà liquidato dai giornalisti come il regolamento di conti di una prostituta e di un suo cliente; quanto alla morte del suo confessore, il monsignore viene a sapere che è stata richiesta un'autopsia. Philbey non si lascia ingannare dalle apparenze e comincia ad indagare con molta prudenza.
"Nella pace solitaria del piccolo convento, nascosto da ulivi contorti e rocce modellate dal maestrale, era riuscito a rigenerarsi quasi completamente. L'affaticamento fisico e mentale dovuto al gravoso impegno dell'anno giubilare ormai trascorso era scomparso lasciando spazio solo al ricordo dei momenti più significativi ed indimenticabili. Il suo attuale confessore, un padre cappuccino nativo dell'isola, di rara sensibilità e dalla volontà d'acciaio tipiche della sua terra aspra e dolce come il miele di corbezzolo, gli aveva insegnato a liberare la mente e a trovare pace nelle preghiere che disordinatamente ripeteva all'infinito. Come un mantra. Gli aveva insegnato a concentrarsi su piccole cose: una nuvola, una formica, una foglia, il tronco di un albero".

Indicazioni utili

Lettura consigliata
Consigliato a chi ha letto...
I libri di Augias e di Morris West.
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