Dettagli Recensione
Un domino sanguinoso
Thriller politico, non particolarmente intrigante, che racconta di una strage ad una stazione e di un incidente aereo, zig-zagando fra presente e passato, in mezzo ad agenti israeliani, politici italiani e premier libici, con qualche scivolone di troppo, per la sua inutile eccessiva volgarità, soprattutto in tutto ciò che ruota attorno alla donna di origini svedesi che, in quel periodo della sua vita, si faceva chiamare Anneke. La prima parte della storia si può definire davvero noiosa, forse volta a identificare gli eventi ed a costruire la fitta rete di personaggi. Il racconto prende un po’ di brio solo ormai verso la fine, quando la strada verso la verità comincia a fare tappa da coloro che non l’hanno raccontata tutta. La scoperta della verità è di per sé interessante, ma, nel complesso, per me non è stato per nulla un giallo entusiasmante.