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Mina Settembre
Dodici rose a Settembre è un titolo emblematico dell’ultimo libro di Maurizio De Giovanni. Ma nuova è la protagonista. Si chiama Mina Settembre, fa l’assistente sociale in un poliambulatorio nei Quartieri Spagnoli di Napoli, è separata dal marito Claudio e due problemi la affliggono quotidianamente: le giornate di GdM e la madre invalida, che la rimprovera costantemente di non avere una relazione con un uomo facoltoso, che assicuri ad entrambe una certa agiatezza. E’ un periodo che riceve una rosa rossa al giorno, da uno sconosciuto. Il fatto è di per sé inquietante, perché lo stesso regalo hanno ricevuto delle persone che poi dopo il dodicesimo giorno sono morte violentemente. Sono:
“un avvocato ricco e stakanovista, una casalinga sfatta e malinconica, un musicista con un grande futuro dietro le spalle, uno scenografo gay di successo.”
E’ un incubo? E Mina è veramente in pericolo? Cosa rischia?
Un giallo che non mi ha entusiasmato, sia nei contenuti che nella trama. Una caratterizzazione dei personaggi che sfiora il ridicolo, specie in alcuni episodi che vedono coinvolta la stessa assistente sociale. Certo non vi è lo spessore narrativo e di fascino che caratterizzavano, ad esempio, i primi libri con protagonista il commissario Ricciardi. Una lettura semplice, veloce, priva di particolari qualità. Forse troppe pubblicazioni, necessitano di una pausa di riflessione? Mah….
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