Dettagli Recensione
Una Roma turpe e senza speranza
Scritto (…e da me comprato) sulle ali dell’entusiasmo dovuto al successo del precedente “Romanzo Criminale” ne dovrebbe essere la normale prosecuzione, ovvero un “Romanzo criminale” contemporaneo e attuale.
In effetti Il filone è sempre lo stesso, ma l’effetto per me, non è stato quello del primo libro, molti personaggi e un po’ troppo stereotipati, non si va mai pienamente a fondo nella loro personalità e sono privi di sfumature che li rendano un po’ più credibili, forse qui manca l’apporto della verità storica che aveva supportato il precedente.
La trama sembra forzatamente complicata, ci si mette dentro un po’ di tutto, si sforza per essere avvincente, personaggi, fatti, scene, linguaggio sono forse un tantini esagerati, e alla fine sembra una sceneggiatura scritta per fornire materiale ad una serie TV (come poi mi sembra che sia avvenuto).
Parla di una Roma criminale che in questo libro appare turpe e senza speranza, ma tutto sommato poco convincente, e forse va letto, senza pensare al precedente
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