Dettagli Recensione
Flussi e riflussi storici
Vi sono autori che colpiscono sentimentalmente. Personalmente uno di questi è Robecchi, che dal primo lavoro "Questa non è una canzone d'amore" (capolavoro assoluto) entra dentro il lettore e tocca punti sensibili a vari livelli. Lo stile unico ci porta in questo romanzo ad una nuova vicenda ove compaiono Monterossi, Falcone e ulteriori personaggi della Milano attuale, descritta con rara maestria e senso dell'ironia. Come sempre la trama è la strada che l'autore percorre per inviare messaggi molto profondi, sul clima politico attuale, sull'arroganza e la tracotanza di una certa casta intellettuale, sulla evidente ingiustizia tra le classi sociali. Questi tempi nuovi coinvolgono anche i poliziotti ricorrenti nei testi di Robecchi, i quali faticano a svolgere con onestà e dedizione il loro lavoro a fronte delle contraddizioni e pressioni che vengono dall'alto. La figura di Oscar Falcone affiancato da una ex poliziotta già apparsa in precedente narrato, con l'ausilio di Monterossi conduce una indagine parallela alla base del romanzo. Come al solito i colpi di scena, le emozioni e le invenzioni si susseguono con ritmo e chiarezza, dimostrando ancora una volta la vena creativa di un autore che nulla ha da invidiare ai più noti Manzini o Malvaldi e finanche a Camilleri. Molto riuscita la parte assegnata a Monterossi di fiancheggiatore-protettore della cliente di Falcone, la quale incarica quest'ultimo di ricercare il marito scomparso. Interessante la visione di amore totale al di la del bene e del male che non svelo per evitare spoiler. Alla fine del libro già si rimane in attesa del prossimo.