Dettagli Recensione
Sapevo già chi era
Zoo è palesemente indicato come il gemello di "Io so chi sei". Effettivamente la lettura del secondo è vincolata a quella del primo. E per vincolata si intende necessaria per comprendere una trama che apparentemente semplice si dipana nel racconto drammatico della detenzione della protagonista, accanto a personaggi improbabili ma accettabili soltanto nell'ottica fumettistica dalla quale l'autrice proviene. Avendo altresì letto "A mani nude" e "Il filo rosso" un pochino ci si domanda se l'autrice abbia trovato nel tema della detenzione forzata un filone da esplorare ed espandere, e che su questo stia tessendo trame un po' eccessive non tanto per i contenuti ma quantitativamente. Il romanzo fatica a decollare o forse semplicemente si è in attesa di un ulteriore ultimo capitolo della vicenda, che ad oggi appare come logica conclusione di un progetto ambizioso che francamente non ha prodotto le emozioni provate con la lettura dei primi lavori della scrittrice.