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Epoche moderne
Ho letto con un senso di estraniamento sempre più forte il libro di Alessandro Robecchi, I tempi nuovi. So di rappresentare una voce del tutto al di fuori del coro dicendo che la sua lettura non mi è affatto piaciuta. Una narrazione che stenta a procedere, lenta, noiosa, per niente avvincente. Sicuramente un lucido e quanto mai preciso affresco dei tempi moderni, dei suoi problemi, e dei suoi lutti. Ma reso con una prosa che è lenta, ripeto, poco coinvolgente, di scarso spessore narrativo.
Torna Carlo Monterossi, che scrive programmi per la tv, e al contempo indaga con una coppia di poliziotti, Ghezzi e Carella. Storie di “lavaggio” , ovvero di un fiume di denaro proveniente da attività illecite, della droga o delle armi o della prostituzione, all’usura, che devono essere reinvestite in attività pulite, o immobili o società. Per far questo utilizzano persone inconsapevoli ed “oneste” per trasportare il denaro. Fino a quando qualcuno si lascia trascinare da una ricchezza a buon mercato. Di qui la sparizione di un “corriere” Alberto e l’incarico assegnato dalla moglie complice, atto a ritrovarlo. Nel contempo l’uccisione di un giovane, colpito alla testa. E’ necessario ricomporre il puzzle per giungere, almeno, ad una parvenza di verità. Sono i tempi nuovi, quelli della caccia al soldo, al denaro facile, disposti a tutto pur di giungere alla meta. Quelli in cui non vige né moralità né sentimento.
Ma sono proprio questi i tempi moderni? Sicuramente quelli descritti sono tempi amari, dove l’individuo non esiste più, a favore di una società egoista e sempre più corrotta. Voglio credere ad un mondo diverso!
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Commenti
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Grazie a te per l'apprezzamento... Speriamo in una prossima lettura meritevole!!!
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