Dettagli Recensione
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
Il Salento tra giallo e magia
Il Salento atavico , magico e misterioso, è un protagonista importante dell’ultimo libro di Gabriella Genisi, Pizzica amara. Un libro che affonda le radici nella notte dei tempi, dove si sente netto l’eco degli studi antropologici di Ernesto De Martino, in particolare di testi come Sud e magia, Il mondo magico. Si parla di molti argomenti di gran fascino, come di:
“macarie. In Salento tutti sapevano cosa fosse macarie e macare. In una terra imbevuta dal rito della tarantola e dal ritmo ipnotico della pizzica si viveva sempre sospesi tra la saggezza contadina e la superstizione, nell’estenuante lotta tra il bene e il male.”
Il ritmo lento, sinuoso ed ipnotizzante, fa da contorno a descrizioni vivide di una terra che l’autrice dimostra di conoscere bene. Una terra con i suoi magici riti resi con perizia e metodo dalla stessa:
“oltre all’armamentario da macara che ho potuto scorgere in una delle stanze dove immagino eserciti il suo mestiere, drappi neri, candele, facce e statue di santi e madonne, e altra roba (…) una donna stesa rigida su un letto o mentre si dimena e si contorce per terra in mezzo a gente che suona. Una tarantolata.”
A contorno le indagini del maresciallo Chicca Lopez, giovane:
“sembrava una tosta. Piccolina sì, abbronzata, i capelli lunghi trattenuti da una coda. E carina forte, con quell’aria un po’ orientale.”
La quale si trova presto a contatto con i meandri più oscuri della sua terra: una tomba profanata, un sospetto incidente archiviato troppo presto, un cadavere di una donna straniera, e di una figlia di un senatore Federica Greco, morta anch’essa. Una trovata annegata, l’altra impiccata. Trovare il legame comune tra tutto questo male è arduo, e si scontra con l’irrazionale, il celato, il non detto, ma risaputo. Non è facile, ma non impossibile.
Una lettura magica, trascinante , avvolgente, come quel ritmo trascinante della pizzica, che prende il lettore per mano e lo conduce lontano, tra superstizione, sette, stregoneria e tarantismo. Anime inquiete che non distinguono un confine che si fa sempre più labile, tra bene e male, caratterizzano una narrazione che non può che intrigare. Davvero una ottima lettura, che induce anche ad approfondire le tematiche trattate. Non soltanto un giallo, ma la costruzione di una vicenda magica e misteriosa , parimenti alle terre descritte. Un perfetto giallo antropologico!