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L'isola degli idealisti
 
L'isola degli idealisti 2019-07-13 16:29:57 ferrucciodemagistris
Voto medio 
 
3.8
Stile 
 
4.0
Contenuto 
 
3.0
Piacevolezza 
 
4.0
ferrucciodemagistris Opinione inserita da ferrucciodemagistris    13 Luglio, 2019
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Il difetto dei buoni propositi

Un inedito romanzo di Scerbanenco scritto, forse, durante il secondo conflitto mondiale e trovato per caso dai familiari e quindi pubblicato postumo.

La narrazione si colloca al di fuori del thriller-noir e presenta aspetti psicologici e raffinati dovuti ai principali protagonisti del romanzo, appunto “gli idealisti, e cioè ad Antonio Reffi medico settantenne, a suo figlio Celestino, anch’egli medico ma appassionato di matematica, alla figlia maggiore Carla, quarantenne, scrittrice. Vivono insieme a due cugini, a due donne di servizio e a un tuttofare, Giovanni e a un simpatico grosso cane, su un isolotto, uno scoglio, immerso in un lago imprecisato del nord Italia.

(A mio parere potrebbe trattarsi del lago d’Iseo in relazione alle vicissitudini e ai fatti raccontati). La vita calma, di routine, piatta e a tratti noiosa vissuta dalla famiglia Reffi e allo staff di servizio in qualche modo estraniati dalla realtà cittadina, viene all’improvviso increspata dall’arrivo di due altre persone. A causa della situazione creatasi e alla visione della vita da parte della famiglia Reffi, si intrecciano personalità e caratteri che sfociano in altrettante vicissitudini con risultanze inaspettate.

La vita in comune in spazi così ridotti quale la villa sull’isolotto, genera passioni, tendenze e scopre verità altrimenti destinate a rimanere nascoste. La domanda è: “E’ possibile far cambiare atteggiamento alle persone, con modi pacati e concilianti, ma costretti a una certa restrizione di movimento dettata da particolari circostanze di forza maggiore?”

La trama del romanzo è imperniata proprio su questa basilare domanda con sfumature e sfaccettature inerenti i vari personaggi. Un romanzo scorrevole avvolto nella penombra di un periodo storico propedeutico alla tragedia che fu la seconda guerra mondiale.

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Ferruccio, in effetti la piccola isola effigiata in copertina mi pare proprio sia l'isolotto poco più a nord di MonteIsola sul lago d'Iseo.
Un autore di cui si parla molto ma che non ho mai letto.
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