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Un giallo alla "napoletana"
Pino Imperatore scrive Con tanto affetto ti ammazzerò, un giallo davvero simpatico, travolgente ed ironico. Mi sono divertita tantissimo a leggerlo. Una lettura di evasione che non vuole dire scarsa qualità, semmai il contrario. Un libro che spesso fa sorridere, che travolge il lettore con simpatia ed affetto. A Villa Roccaromana, casa situata nelle alture di Posillipo, ovvero:
“A picco sulle onde del golfo di Napoli, un luogo di delizie il cui simbolo, visibile soltanto dal mare, era una torretta col tetto a pagoda”.
In tale magnificenza vive la baronessa Elena De Flavis,
“donna di classe e di garbo, ultima discendente della casata dei baroni di San Pizzo, due volte vedova e per cinque volte insignita del titolo di “Filantropa napoletana dell’anno”;
la quale, per festeggiare il proprio compleanno, organizza un ricevimento lussuoso, in cui invita tutte le persone che contano a Napoli, compresi il questore, ma soprattutto l’ispettore Gianni Scapece e il commiissaio Carlo Improta. Una coppia agli antipodi:
“Il commissario, poco più che sessantenne, non aveva un fisico da passerella; era tracagnotto, compatto, tutto muscoli e nervi . (…) Scapece, una ventina di anni più giovane, aveva tutt’altre fattezze: corpo atletico, viso da macho, occhi color argento, capelli neri spruzzati di bianco alle tempie e un sorriso in cui la gioia di vivere si fondeva con la malinconia.”
Ad un tratto la maggior parte degli invitati cadono giù come birilli, narcotizzati e la baronessa con il suo fidato domestico Kiribaba, scompare. Che è successo? E come ritrovarla? Inizia una indagine complessa, all’interno di beghe e rancori familiari, di gelosie e meschinità, di avidità e di sete di denaro.
Un bel giallo, dalle tipiche atmosfere napoletane, rilassanti e gioiose. Una investigazione, però, corretta e profonda. Una ambientazione solare descritta con meticolosità che affascina e stupisce. Una storia ben costruita ed offerta con particolare sapienza ed acume narrativo. Ottimo!