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Verità inderogabili
Di Loriano Macchiavelli ho letto tutti i libri con protagonista indiscusso il questurino Sarti Antonio in tempi lontani. Ora la casa editrice Einaudi lì sta ripubblicando tutti e, questo ultimo, Delitti senza castigo, è una indagine inedita. Lo stesso autore specifica che:
"Ho scritto il romanzo in quel di Montombraro il 4 ottobre 1998, (...) Nel 2018 , venti anni dopo, e prima di inviarlo all'editore, me lo sono riletto e l'ho completato. Perciò troverete accenni ad avvenimenti e riflessioni che non appartengono agli anni 1992-94 e 1998 ma che da quegli anni derivano".
Ricordando un impareggiabile classico, Delitto e castigo di Dostoevskij, Loriano Macchiavelli affronta un periodo vergognoso della nostra Storia italiana, in cui la verità non è ancora del tutto stabilità. Perché essa è:
"In continuo mutamento e cambia assieme all'esistenza e in questo mutamento continuano ad esistere quattro verità possibili. Noi siamo destinati , a causa della nostra miopia, a conoscere la verità che emerge. Una parte di verità, piccola o grande che sia, resta a noi sconosciuta. La terza verità è composta dalla prima e dalla seconda. Cioè dalla verità emergente e dalla verità non rivelata. (...) La verità non sarà mai completa. Mancherà sempre quella parte di verità sommersa."
E di giustizia ne reclamano parecchi fatti inspiegabili. Il primo è l'aggressione , inspiegabile e violenta, di "Settepalto'", un uomo che non ha mai fatto male a nessuno e proprio per questo un atto incomprensibile. Il secondo è l'uccisione, lontana nel tempo, di due ragazzi, drogati e ladri, brutale ed enigmatica, rimasta senza un vero colpevole.
A Sarti Antonio non resta che indagare a fondo, fino al momento catartico e purificatore del crollo Delle illusioni:
"Viviamo tempi oscuri dove verità e conoscenza ci sono proibiti (...) Le illusioni sono fatalmente destinate a cadere e, quando succede, le rovine sono molte, troppe."
Sullo sfondo, come sempre, la città di Bologna, una:
"Ex isola felice, ex grassa, ex dotta, e con la più antica ex università di Europa."
Una nuova avventura di Sarti Antonio e della sua bislacca squadra, tra un alternarsi continuo di passato e presente, ambiguo ed enigmatico. Un ottimo affresco sui molti, tanti, troppi segreti che investono la bella Italia, tra soprusi ed insabbiamenti atti a nascondere la realtà. Un ottimo libro, con una ottima caratterizzazione di personaggi, ambientazione e trama. Un testo che fa riflettere su come il passato possa presentare modalità e malignità che vanno perpretandosi nel tempo, mai del tutto sconfitte. Da leggere.