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Torino tra preti esorcisti ed ex voto
Fabio Girelli, nato a Biella, è laureato in Lettere moderne. Ha pubblicato: Tutto il villaggio lo saprà, Marmellata di rose e L’autore. Ora con Piemme pubblica Il settimo esorcista. E’ tra i fondatori di Torinoir, un’associazione che promuove la diffusione e la conoscenza del genere noir legato al capoluogo piemontese.
Il settimo esorcista è ambientato a Torino, in quella Torino fascinosa e misteriosa che tanto ricorda i temi principi del libro Torino magica. A Torino esiste un Santuario, molto caro ai torinesi, ricco di simbologia intrinseca a se stesso, che è, appunto, il Santuario della Consolata:
“Poco lontano le forme maestose del santuario della Consolata dominavano il resto, come una montagna di pietre nere nel cielo più nero ancora. A Castelli venne in mente che al suo inerno si trovava una delle più vaste raccolte italiane di ex voto.”
Ed è in particolare la storia di questo luogo a colpire:
“C’era una leggenda legata alla nascita della basilica: durante i vari rimaneggiamenti della chiesa era andata perduta un’icona sacra che raffigurava la Madonna. La grande devozione della città medievale era rivolta proprio a quel dipinto. Sembrava che non ci fosse modo di recuperarla. Poi arrivò un pellegrino dalla Francia, un uomo cieco che sosteneva di aver ricevuto in sogno le indicazioni necessarie per individuare il luogo in cui l’icona si trovava. Le autorità vescovili decisero di far partire le ricerche e il quadro venne recuperato. A quel punto, si diceva, il cieco riacquistò la vista e a seguito del miracolo il clero stabilì di elevare di grado la chiesa e trasformarla in basilica.”
A poca distanza di un luogo così carico di significati, la morte inspiegabile di una giovane ragazza, Lisa Sarti. A prima vista pare essere un suicidio, ma presto si scopre che lei non si sarebbe mai, di sua spontanea volontà, avvicinata ad una vasca piena di acqua, come invece viene ritrovata cadavere. Perché? Perché lei aveva paura dell’acqua. Lei era una donna cosidetta facente parte “dei miracolati”, ovvero di quelle persone che si sono trovati a vivere eventi tragici a cui sono scampati per miracolo. E allora? Andrea Castelli, vicequestore, chiamato ad investigare, scopre che il presunto assassino è un uomo che ha sul braccio uno strano tatuaggio, che recita:
“Non sia il drago la mia guida”,
Cosa significa? E’ l’incipit di uno degli esorcismi più famosi:
“Vade retro Satana”.
Di qui inizia un’indagine difficoltosa, all’interno di uno dei riti più fascinosi e misteriosi della cristianità: l’esorcismo. E delle sue possibili deviazioni ed ambiguità.
Un libro stupefacente, ottimamente congegnato, che risente, pur nella differenza, dei thriller americani e delle loro caratteristiche. Un romanzo con un protagonista d’eccezione: il vicequestore Andrea Castelli, un uomo affetto da una sindrome bipolare, che lo vede per alcuni periodi molto attivo e presente, mentre per altri del tutto assente e malinconico. Un uomo che una sensibilità raffinata che gli permette, a volte, di vedere gli ultimi istanti di vita della vittima; ed in altre occasioni, invece, recitare poesie che gli sgorgano spontanee. Un’indagine pericolosa la sua che lo porta da Torino e i suoi misteriosi sotterranei, le ghiacciaie e le umide cantine, alle rovine di un monastero andato a fuoco sulle colline torinesi di Pecetto. Con lui un’insolita squadra di lavoro, e accanto a lui un’amante sui generis: una transessuale di nome Georgine, originaria di Ipanema. Un thriller dalle tinte fosche, ricco di colpi di scena, avvincente e molto intrigante, tra preti esorcisti ed ex voto in un crescendo di tensione.
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