Dettagli Recensione
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
un giallo "archeologico"
La fabbrica delle stelle, libro edito nel 2016, di Gaetano Savatteri presentava per la prima volta il personaggio di Saverio Lamanna. Ora con Il delitto di Kolymbetra racconta la sua ultima, fascinosa, avventura. Saverio è disoccupato, sempre in cerca di una occupazione stabile, molto legato alla sua terra di origine, la Sicilia. Ha un amico inseparabile, con cui forma una coppia fissa anche nelle investigazioni, Peppe Piccionello, estroso come non mai.
Qui siamo in Sicilia, dove si è recato, da Milano, per scrivere su commissione articoli turistici e girare dei video sulla valle dei Templi ad Agrigento. Ma il delitto è in agguato: e il professore Demetrio Alì, archeologo di fama internazionale, viene trovato morto. Con Saverio, oltre all’inseparabile Peppe, c’è l’amata Suleima. La polizia non sa condurre le indagini, i misteri da districare sono troppi e Saverio non può evitare di occuparsene con successo.
Il tratto più evidente di questo è sicuramente l’ironia, una ironia profonda, che induce alla riflessione. Tantissimi i temi trattati con particolare ed accattivante stile: la mafia, e i suoi indubbi connubi con il potere, soprattutto quello politico. Ma non solo: vi è anche un particolare riguardo verso la cultura: quella classica, quella che ha dato vita a Pirandello, Sciascia, Camilleri, in uno strano aggrovigliarsi di archeologia, mitologia, teatro e letteratura. Un mix di grande attualità, da gustarsi con una lettura attenta e precisa.