Dettagli Recensione
La grande bruttezza
La storia si apre con il ritratto di una donna dai costumi disinvolti e prosegue con femminicidi su cui indaga una poliziotta tosta che vuole andare in fondo alle cose con tutta se stessa. Però la vera protagonista è la Roma disinibita, non pulita, trasgressiva, simbolicamente rappresentativa dei tempi oscuri in cui viviamo, che fanno purtroppo della nostra società una gran bruttezza. Il concatenarsi degli eventi non è male, ma forse sinceramente l’avvio del thriller prometteva qualcosa di più rispetto a quello che in effetti offre strada facendo. Storia comunque buona, con un colpevole non scontato. Fra i personaggi minori il mio preferito è stato Clark, una veloce comparsa purtroppo, ma simpatico come pochi nel suo gesto di levarsi gli occhiali, perché così somija a Supermén.