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Il commissario Maugeri
Fulvio Capezzuoli, milanese, critico cinematografico, ha scritto diversi saggi sul cinema e alcuni romanzi storici. Nel 2014 esordisce con il primo romanzo giallo Milano 1946, delitti a Città Studi, cui fanno seguito altri tre romanzi sempre con lo stesso protagonista. Nel 2018 pubblica il racconto lungo Il commissario Maugeri e la ragazza senza capelli. Ora torna con Il Natale del commissario Maugeri. Un Natale particolare. Siamo nel 1948 a Milano, gli echi della guerra appena passata sono ben presenti sia nelle persone che in generale. Il commissario Maugeri è a casa, costretto a letto da una grave influenza che lo debilita parecchio e che lo costringe ad obbedire agli ordini secchi di una moglie che cerca in tutti i modi di occuparsi di lui e della sua salute. Riesce, comunque, a tenersi in contatto con gli uomini della sua squadra, comunicando per telefono. Nell’epoca Milano è sconvolta da un tentato omicidio, tanto efferato quanto incomprensibile: quello del netturbino Sante Arcidiacono, che, mentre si sta recando al lavoro in bicicletta, viene brutalmente freddato con colpi di pistola, che mirano direttamente a lui per ben tre volte. Lui, ex partigiano, ora sta furiosamente combattendo una dura lotta per salvarsi. E l’ispettore Valenti, con la stretta supervisione di Maugeri, cerca di vederci chiaro. Ma non è facile: l’ex spazzino sembra un uomo di specchiata onestà, che dopo un periodo difficile, in cui ha patito la fame con la moglie e il figlioletto, ora, con il nuovo lavoro, sembra aver raggiunto un po’ di benessere. Dalle prime indagini emerge che i due che hanno sparato viaggiavano su un’automobile che per l’epoca attira l’attenzione: una 500 Giardiniera Belvedere, che:
“Si trattava di una FIAT 500 Giardiniera Belvedere. Sa quel nuovo modello di quest’anno del quale tutti hanno parlato, quello con le fiancate coperte da listelli di legno. Insomma una macchina che dà nell’occhio.”
Da quest’auto iniziano indagini serrate all’interno di un mondo criminale, fatto di omertà, vecchi rancori e ferite del passato mai risanate. Una brutta vicenda di tradimenti e di corruzione che affonda le sue ataviche radici all’interno dell’appena terminato secondo conflitto mondiale.
Un bel giallo, dal sapore antico, che nella sua struttura e nella sua trama risponde bene alle caratteristiche del genere a cui appartiene. Un testo ben scritto, la cui lettura scorre veloce e con interesse da parte del lettore, direttamente coinvolto in una interessante storia, che affonda nel radici in un passato lontano.
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Ornella
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Federica