Dettagli Recensione
Top 10 opinionisti - Guarda tutte le mie opinioni
L'impassibilità del commissario Cavallo
Flavio Villani, dopo aver firmato Il nome del padre, torna in libreria con una nuova avventura del commissario Cavallo, intitolata Nel peggiore dei modi. Le inchieste del commissario Cavallo.
Chi è il commissario Cavallo? Le su doti sono:
“L’impassibilità, quel suo sguardo gelido e indagatore, quel suo vago ironizzare e farlo sentire trasparente, la sua inattaccabilità come investigatore lo mettevano a disagio.”
Un commissario che parla schietto, che si distingue, che non segue rigidi formalismi o strane etichette, che va diritto allo scopo, che sa condurre con esperienza e sapienza una indagine difficile. Uno che è:
“Sui cinquanta, magro, di altezza media, vestiva loden e un Borsalino a tesa larga. L’uomo non era impaziente e neppure preoccupato. (…) riconobbe il viso tondo, lo sguardo acuto che faceva pensare a un uomo abituato a sondare le persone.”.
Siamo a Milano nel 1990. Anni lontani, difficili, ambigui. Ma la Milano qui ritratta è fascinosa, intrigante, immersa nella nebbia che:
“nascondeva alcune brutture della città, le sfumava, rendendole meno reali, e comunque, alla faccia del freddo e della nebbia, non avrebbe rinunciato per nulla al mondo alla sua camminata mattutina, i tre chilometri che lo separavano da via Fatebenefratelli.”
In un tale clima, un morto. Un morto eccellente. Un tale Giacomo Riva, immobiliarista di successo, viene brutalmente ucciso davanti al bar dove si recava di solito ad acquistare le sigarette. Assiste alla scena sgomento il figlio piccolo. Un’indagine che si prospetta immediatamente difficile, complicata, con molti buchi oscuri. Chi era la vittima? Come ha fatto ad accumulare un’ingente ricchezza? Quali sono i suoi rapporti con la malavita? Il commissario sente profondamente la sua solitudine di fronte ad un caso che attira l’Antimafia con i suoi oscuri personaggi, il capitano Radice e il maresciallo Viviani. Cavallo si sente impotente,
“ha bisogno di riflettere. (…) La solitudine e l’aria aperta lo aiutavano, e lui procedeva fino alla meta senza pensare a cosa avveniva intorno a sé, concentrato sul suo problema, il rompicapo di quei giorni. “
Un giallo perfetto, alla “Scerbanenco”. Una bellissima immagine di investigatore, molto capace e molto umana. Una figura abilmente costruita. Una trama ben congegnata. Una prosa raffinata, precisa, puntuale. Una lettura intrigante ed avvincente per un romanzo abilmente scritto, con grande sapienza narrativa. Un testo che risponde bene alle caratteristiche di genere. Un romanzo schietto, di poche ma raffinate ambientazioni, un po’ come il ritratto , ben descritto, di Fontana che arricchisce il salotto della vittima. Pochi tratti, scarni, ma essenziali e vividi. Una lettura che travolge con maestria e conoscenza. Molto consigliato!
Indicazioni utili
Commenti
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |
Ordina
|
alla prossima lettura . ciao
2 risultati - visualizzati 1 - 2 |